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Cos’è la NEGRIFICATION?

Uomini neri cattivi, uomini neri buoni

Le uova: scrivere in 2000 battute qualcosa sulla rappresentazione dell’uomo nero nei media che non risulti esaltato woke o reazionario ostile. In piedi: MUTA

Oggi su MUTA parliamo moltobrevemente di NEGRIFICATION, perché ci sembra che il discorso sulla rappresentazione delle diversità sia diventato un tantino essenzialista, nel senso che siamo così ossessionati dai corpi, dai colori e delle loro qualità innate, da non riuscire a leggere niente di quello che ci sta intorno.

Sì: oggi molte cose sono cambiate dalla versione proposta nella pubblicità del dentifricio Twin Lotus Tooth Paste, dove un nero buono si vede da come si arrampica, scimmiesco, per salvare il sorriso dei bianchi, in questo caso asiatici (storicamente ci accomuna la passione per l’odio verso i neri).

Ma c’è ancora oggi un processo attivo e discriminatorio: la NEGRIFICATION

La Negrification è un modo simpatico, divertito, pop e romantico, atto a lattificare il nero  e a inserirlo in una cornice narrativa dove la sua presenza è accettabile, sì, quando pacificata, amorevole, quando il nero è felice di essere diventato perfettamente bianco e occidentalizzato e ci ha infine perdonati delle nostre antiche colpe di genocidio.

Qui sotto, un esempio del geniale spot di Fico (2024) con Patrizio Roversi che fa un brindisi alla fortuna con un uomo nero e felice, uomo che non dice niente e beve il succo di frutta perché gli astemi, si sa, sono più buoni.

E qui arriva il punto: siamo sicuri che le storie che raccontiamo siano così inclusivity e diversity? 

OKAY, in un mondo globalizzato è approssimativo parlare di occidente bianco in termini di persone e identità, ma lo è meno se parliamo di occidente bianco considerando i simboli e le immagini che costruiscono la nostra memoria collettiva.

🍳🥚 🍳QUINDI, DAL LATO BRUCIATO DELLA FRITTATA 🥚 🍳🥚

L’impressione che basta aggiungere un nuovo personaggio nero da qualche parte per mandare fuori di testa i nostalgici dell’arianesimo e per far esultare alla rivoluzione i progressisti entusiasti.

🍳🥚 🍳DALL’ALTRO, QUELLO ANCORA DA RIBALTARE  🥚 🍳🥚

Le storie, il modo in cui le raccontiamo, filtrato dallo stesso occhio, quello che non fa dire mai davvero niente dell’altro inteso come sconosciuto e nuovo, diverso e quindi portatore di una diversità.

Un esempio emblematico è il caso di Junior Ventura e Mulino Bianco, brand che ha fatto per anni advertising insistendo sui valori di famiglia tradizionale, patria e amore coniugale bianco italiano DOP, e che decide di imitare in questo spot “Il meraviglioso mondo di Amélie” romanticizzando un modello brasiliano e trascinandolo, a sue spese, dentro lo stesso schema narrativo.

Che cosa ci dice allora la diversità nella Negrification?

Il corpo nero nella Negrification è un punto di tolleranza, accettazione, di conversione: può scegliere tra ingerire il corpo bianco ed essere felice senza compromettere il bene sociale, oppure optare per l’infelicità, essere uomo povero, pietoso, arrabbiato e razzializzato perché ancora non convertito.

Nella Negrification dell’uomo nero resta soltanto una cosa: l’uomo bianco.


Torniamo ad aprire bocca il prossimo 9 novembre. 👄

MUTA è un progetto di Mamma Studio, l’agenzia di comunicazione creativa sensibile e sostenibile.